venerdì 4 gennaio 2013

I colleghi dell'agente massacrato: «Gente vile che merita il peggio»

I colleghi d’ufficio del commissariato: «Ferocia mai vista»
















di Luca Lippera



ROMA - «L’aggressione all’ispettore De Dominicis è stato un atto barbarico, disumano e al di là di ogni limite. Spero che queste persone abbiamo quello che meritano. Lo dico da cittadino prima ancora che da poliziotto» - ha dichiarato  Gaetano Todaro, dirigente del commissariato Viminale, il diretto superiore del funzionario della Ps massacrato a Marino.
  
«Gli uomini del commissariato sono rimasti impressionati da tanta ferocia e da tanta violenza gratuita - continua il dirigente di Viminale - Non si tratta solo di un’aggressione e il punto non è neppure che c’è di mezzo un poliziotto. Il fatto che fa male è la viltà. Gli autori del pestaggio hanno infierito a terra su una persona che dopo essere svenuta non poteva più reagire.
 
I COLLEGHI MOBILITATI
Della squadra di polizia giudiziaria del commissariato fanno parte, oltre a De Dominici, una ventina di persone. Tutti maschi. C’è gente che ha lavorato senza sosta accanto alla Squadra Mobile per quasi settantadue ore. Facce scure ma concentrate, esclamazioni sulle quali è inutile fare giri di parole: «Pezzi di merda: ma tanto li prenderemo!». 


Le persone che hanno preso parte al pestaggio - ci vorrà tempo per attribuire a ciascuno il proprio ruolo - erano state identificate già nelle prime ore del primo dell’anno. Al ristorante «Er Capannone» a Marino, dove era iniziata la lite, li avevano visti in tanti. C’erano nomi, cognomi e indirizzi.

BRACCATI
Giovani Santosuosso - l’«energumeno» che ama le moto e i fuoristrada - Alessandro Anzellotti e Roberto Morelli erano da qualche parte nella periferia sapendo di essere braccati. Morelli, di Campobasso, di origini zingare, avrebbe cercato una via di fuga mettendosi in contatto con uno dei clan dei nomadi romani. Niente da fare. Pare ci sia un’intercettazione: «Siete proprio stronzi! Cazzi vostri!». La malavita, quando la terra scotta, sta alla larga.


Venerdì 04 Gennaio 2013 - 09:01
Ultimo aggiornamento: 09:04

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