giovedì 11 ottobre 2012

L'armeria del Casilino era dei fascisti romani

L'armeria del Casilino era dei fascisti romani

Scoperta alla fine del 2011, dopo l'omicidio di un cinese e della sua bambina, sarebbe stata custodita da uno dei Giannotta, custodi della sede di Acca Larentia. 









 
E' ufficiale, la guerra di mala, a Roma, è una faida nella destra estrema che svela l'intreccio tra i poteri criminali e le parentopoli di Alemanno, ossia il malgoverno della Capitale. I nuovi sviluppi nelle indagini sull'arsenale trovato nel quartiere Alessandrino a Roma, lo scorso 17 dicembre, hanno portato all'arresto dei pregiudicati romani Fabio Giannotta, 35enne e Mauro Santori, dieci anni più anziano. Sarebbero loro i custodi delle armi scovate dai carabinieri alla periferia Est di Roma, all'interno di un box auto. L'armeria conteneva 5 armi da guerra (un fucile d'assalto cinese, un kalashnikov, due pistole mitragliatrici, un pistola), 16 armi comuni da sparo provento di furti e rapine (15 pistole semiautomatiche e a tamburo e un fucile a pompa), 1 autovettura e 2 motoveicoli provento di furto (uno dei quali con a bordo due pistole con il colpo in canna), nonchè materiale per mascherarsi utilizzato per la commissione di rapine. Allora furono arrestati in flagranza di reato due uomini, N.C. 49enne pregiudicato e P.M. 31enne incensurato, che sono tuttora detenuti nel carcere di Roma Regina Coeli.

Fabio Giannotta, 35 anni, è fratello di Mirco, il capo ufficio al Decoro Urbano della società municipalizzata capitolina Ama, coinvolto nello scandalo parentopoli. Fabio, tra le altre imprese, ha preso parte alla tentata rapina alla gioielleria Bulgari nel centro storico di Roma nel 2007 con un carro attrezzi. Tutt'e due sono figli di Carlo, 58 anni, fermato in relazione al ferimento il 2 gennaio a Tivoli Terme di Francesco Bianco, tre proiettili alle gambe. L'Arma giurò allora che la politica non c'entrava ma lo sparatore presunto è il custode della sede storica di Acca Larentia (che Alemanno frequentava in gioventù) e il gambizzato viene dai Nar. E ora uno dei figli, probabilmente tradito da un compare di rapine arrestato poco prima di Capodanno a ridosso dell'uccisione di un commerciante cinese di Torpignattara e della sua bimba piccolissima.

In un articolo a ridosso dei fatti (http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=6282&typeb=0&16-01-2012--I-perche-della-faida-tra-fascisti) Globalist aveva raccontato delle tensioni tra fascisti a cavallo dell'anniversario dell'eccidio di Acca Larentia dove, il 7 gennaio del '78, furono uccisi due neofascisti del Msi in un agguato terroristico e un terzo lo ammazzò un ufficiale dei carabinieri. I fatti di cronaca nera si sono intrecciati in maniera impressionante con gli strappi tra i cuori neri che sono giunti ad annullare il corteo unitario alla vigilia dell'anniversario. Bianco sarebbe stato ferito con tre colpi di pistola alle gambe e alla mano a causa di un forte contrasto con Giannotta sulla linea politica da seguire. La sede non appartiene in esclusiva ad alcun movimento politico e vi gravitano appartenenti a gruppi diversi, accomunati dalla memoria dei tre ragazzi morti.

Giannotta sarebbe vicino a Forza Nuova, secondo quanto riferito, così come in passato Bianco. Sempre nella stessa operazione dei Ros, ossia in relazione alla gambizzazione di Bianco, è stata perquisita la sede di Casapound di Roma, sede gentilmente "donata" dal Sindaco Alemanno ai fascisti del III millennio appunto di Casapound in cui il figlio del sindaco, Manfredi Alemanno, sta muovendo i primi passi dell'educazione alla politica come star della giovanile di Casapound, il Blocco studentesco.
[che.ant]

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