lunedì 1 ottobre 2012

Eur, ai piedi dei palazzi del potere le strade hard delle prostituzione

IL CASO

Minorenni, scambisti, trans. Vicino a Confindustria e a San Pietro e Paolo decine di lucciole sfidano e vanificano l'ordinanza del sindaco Alemanno

di LAURA SERLONI
Eur a luci rosse. Un quartiere invaso dalle lucciole. Ogni zona, un diverso tipo di prostituzione. In barba all'ordinanza Alemanno, quello che viene definito il mestiere più antico del mondo continua a proliferare nella periferia sud di Roma. Se fino a qualche tempo fa la Salaria deteneva il primato, adesso sembra che lo scettro sia stato ceduto alla zona dell'Eur. E ai piedi dei palazzi del potere si consumano, a qualsiasi ora del giorno e della notte, rapporti fugaci.

I trans gravitano intorno al Fungo, a due passi dal Palalottomatica. È noto in tutta la città che hanno qui il loro quartier generale. C'è un vero e proprio via vai di macchine già dal primo pomeriggio. Si appoggiano alle panchine delle aree verdi che costeggiano le prestigiose ville del quartiere o passeggiano lungo via Iran, via Nepal, via Libano che sono diventate le strade del sesso. Buie. I lampioni sono spenti e a pochi metri ci sono case da milioni di euro.

Ad ascoltare i racconti dei trans ci sono personaggi noti dai politici agli attori fino ai manager che arrivano al Fungo. Si appartano in macchina o nei giardinetti che si affacciano sulla Colombo, consolare dove ogni giorno passano migliaia di macchine.

Basta spostarsi di poche centinaia di metri per trovare le romene in via dell'Oceano Pacifico e viale Egeo: stazionano sull'intera estensione del marciapiede fino a viale del Ciclismo e viale dei Primati Sportivi. Giovani, alcune sembrano persino minorenni. Strizzate in corpetti, inguainate in fuseaux di pelle e avvolte da micro shorts occhieggiano ai passanti e si tuffano in mezzo alla carreggiata appena avvistano dei fari: "Vieni bello, trenta tutto". In sei, giovedì notte, si sono divise il "mercato" lungo viale Europa proprio sotto le finestre della vicesindaco, Sveva Belviso.

Viale della Tecnica è territorio delle italiane ormai attempate. Aspettano i clienti nel grande posteggio, poi si appartano negli angoli più bui ma arrivano anche a rintanarsi nei portoni dei palazzi. A volerle contare, mercoledì notte, erano quasi una quindicina, in attesa dei clienti davanti ai prestigiosi palazzi di viale Tupini e alla basilica di San Pietro e Paolo. Non c'è via o chiesa che si salvi dalle professioniste del sesso a pagamento. A poco o nulla è servito il taglio dei rami degli alberi sulla scalinata che porta alla Basilica, dove le prostitute consumano rapporti con i clienti. Passa più luce, ma lì ci vanno lo stesso.

In pieno giorno ancheggiano in piazza Gandhi, vicino alla sede di Confindustria tra uomini in ventiquattr'ore e manager vestiti di blu. Un altro tipo di mercato a luci rosse in via di Val Fiorita davanti al parco del Turismo e a pochi metri dalla sede dell'Eur spa, controllata dal ministero dell'Economia: a vendere il proprio corpo in questa zona sono i maschi.

Area che vai, prostituzione che trovi. Nel parcheggio tra via dell'Architettura e via della Scultura e dietro l'archivio di Stato, ecco gli scambisti. Dopo la mezzanotte c'è un girotondo di macchine. Si alzano i fari, si lampeggia due volte. Un linguaggio cifrato ma tra il popolo del sesso "alternativo" è tutto molto chiaro. La macchina, allora, lascia il posteggio e segue l'altra coppia. Insomma l'Eur è ormai zona di prostituzione. Di giorno le "lucciole" sono un po' meno luminose, ma comunque sempre presenti. Così il quartiere è diventano terreno fertile per i guardoni che si annidano in ogni angolo.

Molte le proteste. Un anno fa ci fu una fiaccolata per dire basta al degrado. I consiglieri del Municipio XII, Matilde Spadaro e Vincenzo Vecchio, avevano anche depositato una mozione al parlamentino di via Silone per chiedere la zona a traffico limitato contro le lucciole. Insomma divieti di sosta, occhi elettronici per interdire l'accesso alle auto in modo da bloccare il via vai dei clienti. Una stretta per restituire vivibilità alle strade del quartiere che di notte si trasformano nel "boulevard dell'amore" con numerosi disagi per i residenti e problemi di sicurezza. 
 
(14 luglio 2012)

Nessun commento:

Posta un commento