sabato 29 settembre 2012

Un’altra vittima della pedofilia. E dell’adescamento on line

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Un uomo di 37anni, laureato e vicino al matrimonio, è stato arrestato con l’accusa di aver stuprato una minorenne di Brescia che aveva avvicinato attraverso il social network. E’ solo l’ultimo caso di una serie: leggi l’inchiesta di Sky.it

Pedofilia, l'inchiesta di Sky.it:Io 14enne in chat: e spunta “l’amico” pedofilo"I miei occhi vedono ma non guardano: così prendo il pedofilo"Adescamento on line: tante vittime e nessun reato  Trentasette anni, laureato e in procinto di matrimonio. Sono le caratteristiche di un uomo di Novara arrestato nel corso di un'indagine congiunta della Polizia postale di Brescia e della Guardia di Finanza di Pisogne (Brescia) con l'accusa di avere violentato una tredicenne bresciana conosciuta su Facebook. La vicenda è venuta alla luce in seguito a una denuncia dei genitori dell'adolescente, che avevano scoperto la relazione tra la figlia e l'adulto. Le indagini hanno permesso di appurare che l'uomo aveva adescato la ragazzina con apprezzamenti e l'aveva convinta a mandargli foto compromettenti e a fissare un incontro. Incontro che ha poi avuto luogo a bordo dell'auto di lui, in un paese della Valcamonica, e nel corso del quale la tredicenne sarebbe stata costretta a subire violenza sessuale.

Gli inquirenti hanno spiegato che "il profilo sociale dell'uomo è di livello medio alto, laureato, con un buon lavoro in una società di montaggio audio-video della zona di residenza, stimato nell'ambiente sociale in cui vive, fidanzato e con data di matrimonio già fissata". Per gli investigatori "tale vicenda dimostra, ancora una volta, i pericoli conseguenti a un uso superficiale e non controllato degli strumenti di comunicazione telematica da parte degli adolescenti”. Per una minorenne che frequenta le scuole medie, infatti, il rischio di incontrare un pedofilo in chat o sui social network è molto alto, come dimostra l’inchiesta di Sky.it.


Io, finta 14enne in chat: così spunta "l’amico" pedofilo
Basta presentarsi come una ragazzina per capire quanto sia facile finire nella rete di qualche "orco". Colpa di quel gioco a essere grandi che può diventare un incubo e, nei casi più estremi, finire in un abuso. Leggi le intercettazioni esclusive
LE INTERCETTAZIONI ESCLUSIVE : - ADESCAMENTO ON LINE- CONVERSAZIONI TRA PEDOFILI

Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM

di Chiara Ribichini

“Ciao sono Marco. Vorresti un amico che fa tanto per te…cosa vorresti… chiedi”. “Ciao sono Lucia 13 anni Savona. Una bella rikarika:-) E tu in cambio?”. “Tue foto e giochi con me” “Ke foto vuoi?? Non è ke poi ti arrabbi Xké sono troppo pikkola e non ti piaccio?? Dimmelo xké ci rimango male!!!”. “Tranquilla. Va bene in intimo. Cosa hai fatto di sex fino ad ora?”. “Mi hanno tokkato un po’”. Marco ha 47 anni. E’ stato condannato per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e per violenza sessuale su minori. Minori come Lucia che adescava on line. La conversazione tra Marco e Lucia riportata è infatti la trascrizione di un’intercettazione telematica effettuata dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni.Anche Antonio, 35 anni, ha trovato Sara con pochi click, come dimostrano le intercettazioni pubblicate in esclusiva su Sky.it. Sara ha 15anni. Antonio si è presentato a Sara come un tardo adolescente. “Quanti anni hai?”. “21, sarò per caso troppo vecchio?”. “Sì”. “Ma dai ho solo 6 anni più di te”. “Vabbé, mi sembri carino ed educato quasi quasi mi hai convinto”.  “Mi piacerebbe conoscerti meglio. Mi mandi una foto?”. “Scusa Antonio vorrei dirti una cosa che mi preme: se le tue intenzioni sono quelle di usarmi con te non vorrei più avere a che fare…” “Sto cercando una tipa con cui avere una storia seria quindi….”. Ma la storia seria finisce così: “Com’è farsi un dito. Dai inviami qualche foto mentre ti tocchi”. “Questa ti piace?”.

Di Sara e Lucia sono pieni i banchi delle scuole medie e poco più. Perché in chat soprattutto per una ragazzina tra i 12 e i 15 anni è facilissimo cadere nella rete di un pedofilo. Ma è davvero così? Per capirlo ho creato un profilo di una 14enne su Facebook e uno di una 12enne sulla chat di Tuttogratis, fingendomi appassionata dei Pokemon. Un disegnino al posto della foto e via alla ricerca di “nuovi amici”. Ed ecco un nuovo amico che su Facebook inizia a chattare con me. “Uff. Hai 14 anni”. “Perché tu?”. “37”. “Ti trucchi?”. “Sì”. “Perché”. “Per sentirmi più grande”. “Ma tu sei già una donna”. E la conversazione va avanti per ore. Ricevo anche in regalo un cuore digitale. “Ti piace parlare con me o ti annoi perché io sono pikkola e tu sei grande?”. “Sono grande ma so essere anche bambino”. “Di dove sei?”. “Di Torino e tu?”. “Di Trieste. Peccato, siamo lontani e io cerco amicizie in carne e ossa, ma magari un giorno ci incontreremo”. Un pedofilo? Forse.

Appena iscritta alla chat di Tuttogratis, invece, mi arrivano in mezz’ora decine di mail da un utente che dice di avere quasi 18 anni. Tutte con lo stesso stile: “Ciao grazie per avermi accettato sei fidanzata? Ti descrivi?”. “Castana, capelli lunghi e occhi a mandorla”. “Complimenti, hai una foto da vedere?”. “No”.“Hai già baciato?”. “No”. “Ma avresti voglia?”. “Sì”. “Io ho una voglia pazza di sentire le tue labbra sulle mie”. E ancora: “Ti posso chiedere una cosa?”. “Sì” “Che misura hai di seno?”. “Ma ti interessa solo il fisico?”. “No tutto. Cerco una ragazza d’amare”. Ma insiste: “Di te cosa guardano? Hai dei bei seni? Un bel fisico?”.Che il pericolo di essere adescati sia alto lo dimostra anche il passaparola che noto sui profili delle mie amiche: “Attenzione all’utente XXX e a XXX: cercano di conoscere e poi adescare ragazze minorenni.” Uno di questi, un 50enne di Milano, scrive sulla bacheca di una “mia amica” di 12 anni: “Sei bellissima, ti vorrei conoscere”.

Le “amiche” che trovo in rete sono ancora più in pericolo di me. Perché accettano amicizie da chiunque, nella convinzione che più contatti hai e più sei importante. Poco importa poi chi ci sia dietro a quel nickname. Poco importa che il nuovo amico abbia accesso a tutte le informazioni private, forse anche per colpa delle impostazioni della privacy poco intuitive e difficili da gestire anche per un adulto.Non solo. Sul mio profilo non c’è nessuna immagine personale che possa attirare l’attenzione di un pedofilo ma solo disegnini. Sul loro, invece, sì. Centinaia di foto in cui si “improvvisano veline” per uno scatto. Tacchi, minigonne, o intimo. Ricercano ognuna la propria femminilità, la propria capacità seduttiva. Vogliono sentirsi grandi e hanno un’insaziabile curiosità per quel mondo degli adulti che si avvicina. E si dimenticano la loro timidezza. Perché lo schermo non arrossisce e tutto diventa lecito.

Ma quel gioco ad essere grandi può trasformarsi presto in un incubo. Perché è proprio su questo terreno che si muovono i pedofili. Si presentano spesso per tardo adolescenti e riempiono di complimenti le ragazzine. Le lusingano e le fanno sentire donne. Entrano prepotentemente nelle loro teste prima che nel loro corpo. E non le attirano né con le caramelle né con le ricariche ma con le “conversazioni senza tabù”. E quando hanno conquistato la loro fiducia ecco che le conversazioni passano dai messaggi in chat agli sms. Dai toni affettuosi alla volgarità più esplicita. Dalle parole alle foto fino al sesso telefonico e alla masturbazione via web cam e, in alcuni casi, all’incontro e alla violenza sessuale. E quell’amore inizialmente promesso può diventare un abuso.

"Con gli occhi vedo ma non guardo: così prendo il pedofilo"
La storia di Paolo, agente della Polizia postale: "Non bisogna mai entrare in empatia con il minore che subisce un abuso. Si deve sempre e solo volgere lo sguardo all’obiettivo: trovare il colpevole". Prima in chat e poi nella vita
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Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM

di Chiara Ribichini

“La rabbia va tenuta lontana. Sempre. Altrimenti si rischia di sbagliare. E un errore può essere fatale: può mandare in fumo un’indagine e mettere in pericolo un’altra vittima”. Paolo ha 40 anni. E’ un cacciatore di orchi on line. Un agente della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino. Ogni giorno si intrufola nel “sottobosco” delle chat, dove i pedofili si scambiano storie, fantasie, ma soprattutto foto e video (LEGGI L'INTERCETTAZIONE). Li osserva, li ascolta e si finge uno di loro. Ha imparato il loro linguaggio in codice, le loro esigenze, i loro desideri. Ma ha imparato soprattutto che per sopravvivere a quelle immagini bisogna bucare lo schermo e rivolgere lo sguardo sempre e solo all’obiettivo: prendere il colpevole. “Non bisogna mai entrare in empatia con il minore che subisce l’abuso. Ogni foto, ogni video devono essere analizzati nel modo più oggettivo possibile per cogliere anche il più impercettibile dettaglio che possa essere utile ad identificare il contesto. Noi vediamo ma non guardiamo. E’ questo il nostro segreto”.

Gli occhi azzurri di Paolo“non guardano più” da 11 anni. Da quando, cogliendo al volo un’opportunità professionale, è passato dal classico lavoro di poliziotto di strada ai crimini informatici. Dalle scene di omicidio agli abusi sui minori. “L’impatto è stato forte. Le immagini di violenze sui bambini non sono facili da gestire umanamente. Ma la sfida tra te e il pedofilo che è dietro il monitor è talmente grande che non hai il tempo di ascoltare le emozioni: devi agire”. E agire significa guadagnarsi la fiducia degli “amici giusti” per riuscire ad essere accreditato nelle chat più nascoste, là dove navigano i criminali di maggiore spicco. Ma ci vuole pazienza, possono passare anche mesi. “E’ come quando esci con una nuova comitiva: all’inizio resti in silenzio, ascolti i discorsi degli altri, capti i loro interessi. Ti ambienti e poi inizi ad interagire. Leghi di più con qualcuno e magari ricevi l’invito a un’uscita tra pochi. Così, ad esempio, entri in un forum in cui si parla di camping naturalistici e, riconoscendo qualche parola in codice, ti avvicini a qualcuno che ti invita a parlare in una chat dove si abbandonano le metafore e il linguaggio si fa più esplicito”. Ma agire può significare anche fingersi vittima. “Nella penultima indagine sono stato Carmen, una ragazza di dodici anni, nella chat di uno dei più importanti gestori telefonici. Ho gettato l’amo e preso due esponenti di spicco: un sacerdote delle Langhe e un pedagogo. Adescavano minori in rete e facevano sesso telefonico con loro”.

Paolo è l’agente che non ti aspetti. T-shirt e pantaloni sportivi ha un’aria informale. E informale e familiare è anche l’ambiente in cui lavora. “Siamo cinque amici prima che colleghi”. Avere un amico come compagno di scrivania aiuta a mantenere un contatto con la realtà. E a difendersi l’un l’altro per evitare che il dramma e la sofferenza che scorre sugli schermi dei pc entri in quella stanza dalle grandi finestre posizionate nella parte alta dei muri, al riparo dagli occhi esterni. “Ci sorvegliamo a vicenda, se mi accorgo che Luca (il suo collega più stretto, ndr) ha un momento di difficoltà, lo convinco per qualche giorno a staccare, ad occuparsi di qualche scartoffia”. E a volte, anche una battuta su un nickname scelto da un pedofilo può aiutare a tenere il distacco necessario. “Nessun cinismo, solo autodifesa”.

Insieme con Luca, Paolo ha conosciuto tanti orchi. In rete e in strada. “In alcuni casi l’incontro è l’unico modo per riuscire ad avere delle prove contro un presunto pedofilo. Simulando l’acquisto di materiale pedopornografico in un bar con uno di loro, ad esempio, ho scoperto il nome di un uomo che attirava i bambini con le figurine dei Pokemon in un locale di Reggio Emilia per poi violentarli”. Paolo ha incontrato operai, professori, sacerdoti. Uomini sposati e non. Trentenni e sessantenni. E li ha arrestati. “Di fronte alle manette restano sorpresi. Faticano a credere che la persona con cui hanno chattato per mesi, a cui magari hanno anche confessato i problemi con la moglie o con il proprio figlio, sia un poliziotto”. Stupore, ma mai nessuna minaccia. Al contrario “c’è chi, uscito dal carcere, è venuto a ringraziarmi. Il pedofilo è un criminale diverso dagli altri, ha dentro di sé la consapevolezza di fare qualcosa di sbagliato”.

Il contatto quotidiano con la pedofilia non ha indurito il carattere di Paolo. Ha saputo “schermare” la sua vita privata. “Non parlo mai del mio lavoro neanche con gli amici più cari. Il timore è che qualcuno possa farsi un’idea sbagliata di un uomo che, seppure per una nobile causa, riesce a guardare per ore l’inguardabile”. Storie irraccontabili anche alla propria compagna. “So che non potrebbe capire. Non può avere la sensibilità. Se voglio sfogarmi chiamo Luca, il mio collega”. A casa, di quel mondo di orchi, resta solo la diffidenza. “Quella non ti abbandona mai. Ma impari a conviverci, a impedire che diventi paranoia. E a non vedere dietro ogni carezza rivolta a un bambino un primo approccio”.


Adescamento on line: tante vittime e nessun reato
Il 10% dei minori che frequentano le chat e i social network è stato avvicinato da un pedofilo. Le più a rischio sono le ragazzine delle scuole medie. E manca ancora una legge per fermare “l’orco” prima che sia troppo tardi
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Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM

di Chiara Ribichini

Non è ancora un reato ma è la cosa più pericolosa che possa capitare a un figlio. Si chiama adescamento on line (o grooming) ed è il tentativo di un pedofilo di avvicinare un minore in rete. Avvicinarlo per parlare di sesso, ottenere foto e video e arrivare gradualmente all’obiettivo: l’abuso. E per chi frequenta le chat e i social network il rischio di incontrare un “orco” è alto e insidioso. Un dato certo non c’è, ma si può ipotizzare che possa capitare al 10% dei minori in rete. “E’ un numero verosimile ma potrebbe anche essere superiore” sostiene il direttore della II Divisione della Polizia Postale e delle Comunicazioni Diego Buso. “La nostra percezione è che il pericolo c’è ed è tangibile ma non ci sono numeri che possono essere registrati perché non sono per forza legati a un reato”.

L’adescamento on line, infatti, non ha ancora una sanzione normativa. “Lo scorso gennaio la Camera ha dato il via libera alla ratifica della Convenzione di Lanzarote siglata il 25 ottobre del 2007, introducendo il reato di grooming, ma il testo è in attesa di arrivare in Senato. Allo stato attuale, se il minore non viene indotto alla masturbazione, a produrre materiale pedopornografico, se non viene portato fuori dalla rete, nel mondo reale nella realtà e violentato non c’è necessariamente un reato” spiega Buso.

Dai dati della Polizia Postale e delle Comunicazioni emerge come l’adescamento on line sia un fenomeno in forte espansione. Negli ultimi anni sono sempre di più infatti i pedofili, abituati ad usare la rete solo per scambiare materiale pedopornografico, che hanno iniziato ad utilizzare il web anche per avere contatti con i minori. Dal 2000 al 2007 si è passati dal 10 al 21%. Gli “adescatori” sono soprattutto uomini tra i 30 e i 40 anni, esperti del web e delle nuove tecnologie. Ma “più aumenta la diffusione di Internet e più c’è un coinvolgimento trasversale di tutte le fasce d’età” avvertono al Centro nazionale di Contrasto della pedopornografia on line (C.N.C.P.O.).

A correre il maggior rischio di un adescamento sono le minorenni che frequentano le scuole medie o il primo anno delle superiori. Tra gli 11 e i 15 anni, con una tendenza all’abbassamento. Colpa della curiosità femminile, dell’ingenuità, ma in parte anche del modo in cui gestiscono la loro “vita virtuale”. “Negli ultimi anni è emerso come sempre più spesso ragazzine in età preadolescenziale utilizzino pagine di social network per proporsi in modo provocante e allusivo di una disponibilità sentimentale ed erotica a coetanei ed adulti. Un fenomeno che costituisce una nuova frontiera di impegno delle azioni di prevenzione e repressione dello sfruttamento sessuale di minori a mezzo internet” spiega la responsabile dell’Area Criminologica del Centro nazionale di Contrasto della pedopornografia on line (C.N.C.P.O.) Cristina Bonucchi. La percentuale del rischio di incontrare un pedofilo on line aumenta, infine, in proporzione al tempo che i minori trascorrono sui social network e nelle chat e all’imprudenza con cui si naviga.



Adescata in chat a 13 anni da un pedofilo: l'intercettazione
L'uomo, 47 anni, è stato condannato per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e per violenza sessuale. Leggi le conversazioni intercettate dalla polizia postale
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Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM

I primi contatti e la successiva corrispondenza via sms tra una 13enne e un adulto di 47 anni, che è stato poi arrestato e condannato per violenza sessuale su minore, scambio e diffusione di materiale pedopornografico.  L'uomo si spacciava per uno psicologo e offriva in chat sedute di terapia gratuite a una minorenne per poi arrivare all'abuso. L’indagine è scaturita dalla segnalazione di un genitore in allarme per aver trovato sul telefono e sul pc della figlia tracce di conversazioni a contenuto sessuale. Il servizio di internet utilizzato è la chat via wap di un importante gestore di telefonia mobile italiano.Le indicazioni di nome e di luogo sono state modificate per evidenti necessità di tutela della privacy.


Ora: 21:34:34Pedofilo (P): Ciao sono marco. Vorresti un amico che fa tanto x te.. Cosa vorresti.. Chiedi..

Ora: 21:38:59Bambina (B): Ciao sono Lucia 13 anni Savona!! Vorrei una bella rikarika:-)

Ora: 21:40:01P: Tutto quello che vuoi..

Ora: 21:41:36B: E tu ke vuoi in cambio??


Ora: 21:42:30P: Tue foto e giochi con me.. Potrei iniziare da 30 poi dipende da te..

Ora: 21:45:25P: Allora..

Ora: 21:48:17P: Fammi tv una proposta..

Ora: 21:53:05P: Iniziamo con 50:)

Ora: 21:59:48P: Almeno una risp.. Da quanto la vuoi..

Ora: 22:15:09B: Scusa!! C'erano i miei ke rompevano!!

Ora 22:19:37p: Allora va bene la mia proposta..

Ora 22:21:38B: Ke foto vuoi?? Io sono pikkola

Ora: 22:22:51P: Lo so va bene in intimo..

Ora: 22:24:03B: Ne ho solo 2

Ora: 22:24:55P: Sono tue?

Ora: 22:25:25B: Certo Xkè?

Ora: 22:26:03P: Ok.. Come sei tu fisicamente..

Ora: 22:30:14B: 1.65 castana scura 44 kg e tu?

Ora: 22:31:20P: 1.75 occhi e capelli castani, bel fisico e molto dotato..

Ora: 22:32:13B: Me lo fai vedere:-)

Ora: 22:35:46P: Ti piace il sex..

Ora: 22:36:59B: Ke intendi?? Sono ankora vergine!!

Ora: 22:37:30P: Hai fatto già  qualcosa..

Ora: 22:40:06B: Qualkosina:-)

Ora: 22:40:51P: Tipo.. ? Che misura hai di seno?

Ora: 22:41:57B: Seconda:-(

Ora: 22:42:29P: Voglio vederti..

Ora: 22:45:00B: :-)

Ora: 22:47:14B: Mi fai anke la rikarika:-)

Ora: 22:47:14Mi fai anke la rikarika:-)

Ora: 22:47:54P: Certo..

Ora: 22:49:02B: E se poi non ti piaccio??

Ora: 22:49:56P: Non credo.. Ma la faccio uguale..

Ora: 22:53:53B: Sei sicuro?? Non è ke poi ti arrabbi Xkè sono troppo pikkola e non ti piaccio?? Dimmelo prima xkè ci rimango male!! Ho 13 anni

Ora: 22:55:26P: Sicuro.. Tranquilla

B: Come la mando??Ora: 22:58:54

Ora: 22:59:47P: In che senso..

Ora: 23:00:49B: Li ricevi gli Mms??

Ora: 23:01:13P: Si..

Ora: 23:02:58B: Dammi il cel. Poi mi fai la rikarika??

Ora: 23:03:46P: Ok.. Quante foto sono..

Ora: 23:06:31B: In mutandine e reggiseno 2

Ora 23:07:50P: Si vede anche tuo viso? Ne puoi fare anche una viso e seno?

Ora: 23:09:37B: Col seno forse!! Ma il viso lo copro!! La mia amika me le ha modifikate!!

Ora: 23:11:07P: Chi mi dice che sono tue.. Il corpo può essere di chiunque oppure foto di altre..

Ora: 23:12:14B: Xkè mi conosci??

Ora: 23:13:59P: Infatti.. Le foto possono essere di chiunque.. Ne puoi fareora.:)

Ora: 23:15:44B: No ora no! E col viso non te ne mando...almeno non ankora!!

Ora: 23:16:21P: Mi devo fidare..

Ora: 23:18:03B: Anke io X la rikarika!!

Ora: 23:19:10P: Si.. Altrimenti non stavo a parlare ancora.. Dipende da te l'importo.. Se mi accontenti aumenta..

Ora: 23:22:20B: E come faccio ad akkontentarti?? Fra un pò devo anke andare a dormire??

Ora: 23:23:08P: Sparita.. Vuoi mandare quelle che hai

Ora: 23:23:45P: Una sola fatta ora e le altre due che hai..

Ora: 23:24:56B: Ora non posso farla!!

Ora: 23:25:41P: Ok.. Manda quelle che hai.:) vuoi sempre vedere quanto è grande..

Ora:  23:27:07B: Si voglio:-) Ma dammi il numero!!

Ora:  23:28:24P: 3*********. Aspetto..

Ora: 23:31:41B: Ok il numero X la rikarika è un altro...3********** Ok??

Ora: 23:34:43P: Ok.. Cosa hai fatto di sex fino a ora..

Ora: 23:38:31B: Mi hanno tokkato un pò!! E io l'hoMi hanno tokkato un pò!! E io l'ho preso in mano!!

Ora: 23:39:33P: Ti A  piaciuto.? Era grande il suo..

Ora: 23:42:28B: Si avrei voluto fare di più:-)

Ora: 23:43:21P: Cosa.. :-) manda le foto e io le mie..

Ora: 23:44:33B: E poi mi fai la rikarika a quel numero??

Ora: 23:45:30P: Si..:) avresti voluto prenderlo in bocca..

Ora: 23:48:59B: Non lo sò!! Forse sentirlo dentro!! In bokka penso di no!

Ora: 23:50:29P: L'hai fatto venire mentre toccavi.. Sai che a me A  troppo duro e grande..

Ora: 23:52:47B: Devo andare a dormire!! Ti mando la foto e aspetto la rikarika!




Un pedofilo e una minorenne in chat: l'intercettazione
Né caramelle né ricariche ma lusinghe e dialoghi senza tabù: così gli orchi avvicinano le ragazzine on line. Ma i toni pacati iniziali degenerano presto nella volgarità più esplicita: leggi il testo della conversazione pubblicata in esclusiva su Sky.it
Leggi anche:Io 14enne in chat: e spunta “l’amico” pedofilo"I miei occhi vedono ma non guardano: così prendo il pedofilo"Adescamento on line: tante vittime e nessun reato

Come difendersi da un pedofilo on line: INTERVIENI NEL FORUM

Per una minorenne che frequenta le scuole medie il rischio di incontrare un pedofilo on line è alto. Molto alto, come dimostra l’inchiesta di Sky.it. E’ bastato infatti fingersi una 14enne in chat per trovare tanti “amici” pericolosi in cerca di ragazzine. Sono loro infatti le prede più facili degli orchi. Colpa della voglia di essere grandi e di quell’insaziabile curiosità per il mondo degli adulti che si avvicina. Il pedofilo offre esattamente questo alle minorenni che avvicina in rete: né ricariche né caramelle, ma conversazioni senza tabù. E dalle parole si arriva spesso al sesso telefonico e, nei casi più estremi, anche all’abuso. Ma tutto comincia in chat, con toni pacati ed educati che degenerano rapidamente nella volgarità più esplicita.
Ecco il testo di un’intercettazione telematica realizzata dalla polizia postale, pubblicata in esclusiva su Sky.it. Adescamento on-line: i primi contattiIl pedofilo nel giro di 4 ore chiama ben 13 volte una minorenne che non conosce  e che ha un profilo con la sua età (15 anni) sulla chat telefonica di un famoso gestore di telefonia mobile italiano. La minore incuriosita manda un sms al numero sconosciuto che le fa gli squilli.

Minore (M): k 6?Pedofilo (P): ci sono rimasto male quando ho visto il tuo sms e ho controllato il numero ed ho visto che ho sbagliato io a comporlo, scusami tanto ma tu chi sei? (note: il pedofilo aggancia sempre le ragazzine dicendo di aver inviato per sbaglio, chiamate, sms e squilli al numero sbagliato)M: Sara e tu?P: Antonio ma di dove sei?di che paese sei?Squilli ripetuti alla minoreP: rispondi per favore alla domanda, per piacere…grazie…ma mi vuoi conoscere tramite gli sms?comunue hai un bel nome e non so altro di te.. mi puoi dire qualcosaltro di te per esempio di che paese sei?M: Di A*** e tu?P: R****** (note: sono paesi afferenti alla stessa provincia, le confessioni della minore appaiono quindi ancor più pericolose in virtù della vicinanza fisica tra minore e pedofilo e dell’opportunità, mediata dalla conoscenza del pedofilo, di rintracciare facilmente la minore) ma che scuole frequenti?M: Ipc a R****** quanti anni hai?P: quasi 21 e tu? (Note: il pedofilo dichiara un’età non corrispondente alla realtà, l’uomo ha 35 anni)..ma non sarò per caso troppo vecchio?M: siP: ma dai ho solo 6 anni più di te…anzi 5…M: vabbè mi sembri carino ed educato quasi quasi mi hai convinto
Adescamento on-line: la relazione amorosa

P: che cosa pensi di me come persona?M: be non ti conosco molto bene ma oggi mi hai dato una buona impressioneP: anch’io non ti conosco bene ma mi piacerebbe conoscerti meglio comunque mi sei simpatica e sei davvero molto carina e mi hai fatto una bella impressioneM. grazie..quanti complimenti:-) ti mando un bacio smaaackP: te ne voglio fare tanti altri bellissima…mi mandi altre tue foto??please come vuoi tu, vestita ma meglio se me le mandi nuda…come vuoi…:-) kiss kiss kissM: non ho più soldi nel cell come faccio?P: ti faccio io l’accredito di 3 e dai…ma non ti ci abituare e fammi sognare dai…M: Scusa Antonio ma vorrei dir5ti una cosa che mi preme se le tue intenzioni sono quelle di usarmi con te non vorrei più avere a che fare, mentre se hai intenzione di stabilire una relazione seria allora….P: Io sto cercando una tipa con cui avere una storia seria quindi….puoi stare tranquilla, da me avrai quello che vuoi..M: ora che te l’ho detto mi sento meglio..Adescamento on-line: il sesso esplicito

P: Com'è farsi un dito????mi invii qualche foto sexy????smackM: (note: la minore invia una sua foto) che dici ti piace?P: bellissimo…dai inviami qualche foto di te in mutande mentre ti tocchi la f***…smackM:che stai facendo tu?P: Niente di che sono sdraiato sul letto che me lo sto toccando…tu te la stai toccando??? Rx :-)Dai mi invii qualche foto sexy…mi fai una p****???:) Dai fammi vedere le tue supertette, il tuo c***, la tua f*** pelosa….rx :-)P: uff..perchè non me le mandi più le foto, una volta me le avevi fatte vedere…:-) (Note: la minore scrive più lentamente mentre il pedofilo si fa più impaziente, mette molti puntini di sospensione, usa molti emoticons e “baci” virtuali per rassicurarla ma, preso dall’eccitazione, non riesce a contenere la volgarità e non coglie i segnali di titubanza della minore)M: no le ho dovute cancellare perché ho cambiato il cell e con quello di mia mamma non potevo lasciargli QUELLE foto e soprattutto le tue..dai mandamene tu qualcuna…P: ti mando quella del mio bel c****, è grosso e lungo tutto per te… :-) smack, sei nuda? Te la posso leccare?M: sola e nudaP: ma quante volte hai sc*****?M: sono vergine :-)…mai, mi sa che sono rimasta l’unica!!:)P: adesso ti faccio rimediare io :-) smack e kiss kisss ti metti tutta bella nuda e io te lo metto nel c*** 

http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2010/09/30/pedofilia_pedopornografia_intervista_agente_polizia_postale_chat_social_network_adescamento_on_line_minori.html


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