venerdì 28 settembre 2012

Ragazza violentata all'Aquila: l'accusato è fuori dal carcere

Francesco Tuccia in febbraio aveva violentato e seviziato una ragazza all'Aquila, adesso i giudici hanno firmato la scarcerazione. L'amarezza della ragazza "Voglio andare via dall'Italia"

di Anastasia Meloni 11 giugno 2012


Totale sfiducia verso lo Stato e la giustizia, e al massimo solo voglia di scappare via. Non potremo mai capire i tremendi sentimenti della vittima di questa storia tremenda, ma possiamo immaginare l'amarezza nell'apprendere che il tuo aguzzino è fuori dal carcere.

Forse ricorderete il tremendo fatto di cronaca accaduto all'Aquila nel febbraio scorso. Francesco Tuccia, un ex caporale dell'esercito di 21 anni, aveva stuprato e seviziato una studentessa della provincia laziale nei pressi di una discoteca nell'Aquilano, lasciandola poi mezza morta nella neve, finchè il proprietario del locale non l'ha ritrovata all'orario di chiusura.

Adesso Francesco Tuccia, che quella ragazza oltre a stuprarla l'ha ridotta in fin di vita, (tanto che si era ipotizzata l'accusa di tentato omicidio) è fuori dal carcere. I giudici hanno firmato la scarcerazione in attesa della sentenza, e lui è agli arresti domiciliari.

”Provo tanta rabbia e amarezza, stavo cercando di riorganizzare la mia vita, magari spostandomi in una citta’ che non fosse L’Aquila, ma alla luce di questo fatto valutero’ seriamente la possibilita’ di trasferirmi in un Paese che non sia l’Italia”. Queste le parole con cui ha reagito la ragazza vittima di questo tremendo stupro.

A tre mesi dal tremendo accaduto la ragazza stava cercando di riprendersi da quello che aveva subito. Non solo lo stupro, ma anche violenze inaudite: dopo averla violentata infatti Tuccia l'ha riempita di calci e pugni, e infine l'ha seviziata con una spranga di ferro. Quando il proprietario della discoteca Guernica ha trovato la ragazza mentre chiudeva il locale lei era malridottissima e semi assiderata. Nonostante l'evidenza Tuccia ebbe anche la faccia tosta di sostenere che la ragazza era consenziente. Non so se conoscete qualcuno consenziente nel prendere calci, pugni e sprangate.

Ma adesso l'uomo che è stato capace di tutte queste efferatezze è praticamente libero, agli arresti domiciliari. Certo, i giudici hanno solo applicato la legge, e tutto quello che si può sperare è una sentenza dura e che arrivi il prima possibileMa di certo non si può non capire la profonda amarezza di chi vede il suo aguzzino, quello che ti ha rovinato la vita, praticamente libero.

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