venerdì 21 settembre 2012

Movida, la rabbia dei residenti «Ha vinto lobby dei commercianti»

Tensione nella maggioranza dopo l'accordo con i commercianti. I residenti: traditi dalle promesse


ROMA - Il giorno dopo l'accordo sulla movida tra il Comune e l'associazione «Riprendiamoci la notte», che ha ritirato il ricorso al Tar contro l'ordinanza antialcol, deflagra la polemica. C'è tensione nella maggioranza: da una parte l'assessore alla Cultura Dino Gasperini sconfessa la trattativa, dall'altra il delegato alla Sicurezza Giorgio Ciardi la difende. (Commenta sul blog Voci romane)

Movida in centro (Jpeg)Movida in centro (Jpeg)








L'affondo più duro è del Coordinamento residenti città storica, che spara ad alzo zero contro l'amministrazione capitolina. Ed esorta tutti i comitati civici a presentare un esposto in Procura per abuso d'atti d'ufficio nei confronti dei consiglieri che hanno gestito la trattativa. Il sodalizio va giù pesante: «Il Comune, incapace di produrre qualsiasi politica seria e condivisa sul commercio, in particolare sui locali notturni, ha ceduto alla lobby degli esercenti assicurandole un accordo con tutti i vantaggi a suo favore, scavalcando non solo le associazioni dei residenti e dei commercianti, ma anche i rappresentanti sindacali ufficiali, come Confcommercio e Confesercenti».

Sotto accusa è anche l'ipotesi di affidare a personale di sicurezza privato i locali: «Fatto gravissimo, illegittimo e abnorme - tuona il Coordinamento -, sul quale chiediamo l'intervento del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri». Altro motivo di disappunto, il dialogo avviato a maggio da Gasperini con i cittadini: «Le promesse erano state ben altre - protestano i residenti -. Testo unico per il centro storico, misure di pubblica sicurezza per la gestione e il controllo della movida, limitazioni per la vendita e il consumo di alcol. Per l'ennesima volta, siamo stati presi in giro».

Campo de' Fiori (Ansa) 
Campo de' Fiori (Ansa)







Gasperini replica: «Non esiste alcun accordo scritto tra il Comune e l'associazione. Esiste l'ordinanza antialcol, di cui sono firmatario, che rappresenta uno strumento di contrasto utile e necessario». Il responsabile della Cultura conferma gli obiettivi concordati con i cittadini e ribadisce l'impegno a promuovere forme di divertimento più sano: i tour serali «Passeggiando con la storia», alternativi allo struscio etilico di pub crawl e bevute no limits. Gasperini non esclude sinergie tra pubblico e privato sulla sicurezza, «ma a condizione che sia partecipata e coinvolga tutti, per primi i residenti».

Il delegato alla Sicurezza, tessitore della trattativa con «Riprendiamoci la notte», si dice rammaricato per le frasi al vetriolo del Coordinamento. Difende le strategie per la movida, tra cui il Patto per Roma sicura con la Prefettura. E rilancia l'idea del tavolo tecnico con tutti i soggetti interessati, per superare la logica del muro contro muro. Non solo. Ciardi nega intese unilaterali con i commercianti: «Nessun accordo in danno all'interesse generale e nessun tentativo di forzare i corretti rapporti istituzionali tra Roma Capitale, associazioni di categoria e residenti».

Maria Egizia Fiaschetti31 agosto 2012 | 9:58

Fonte: Corriere della Sera

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