venerdì 21 settembre 2012

Movida, i residenti sul piede di guerra “Alemanno viola le regole dell'Oms”


movida


Lettera aperta dei residenti del centro storico al ministro della salute Balduzzi contro la decisione del Campidoglio di non prorogare l'ordinanza antialcol che limita la vendita di alcolici dopo le 23.
Scadrà il prossimo 30 settembre l'ordinanza che vieta  la vendita notturna di alcol dopo le 23 nelle zone della movida, ma i residenti sono già sul piede di guerra. Così come chiesto dagli esercenti del centro storico, raggruppati nell'associazione “Riprendiamoci la notte”, l'ordinanza non verrà prorogata, mentre in cambio il comune è riuscito ad ottenere il ritiro del ricorso al Tar presentato proprio dagli esercenti lo scorso 10 agosto contro l'ordinanza in questione,  adottata il  primo agosto. Con un colpo di spugna dell'amministrazione Capitolina, si  vanificano le richieste dei residenti, i quali però non si arrendono e chiedono ora l'intervento del ministro della salute Balduzzi.
IL COORDINAMENTO - A far sentire la propria voce, è soprattutto il coordinamento Residenti città storica, che al suo interno raggruppa diversi comitati cittadini dislocati nelle zone calde della movida.“L’operato dell’amministrazione capitolina in merito ai mancati provvedimenti per regolamentare e limitare il consumo di alcol – si legge nella lettera  inviata al ministro della salute Balduzzi - viola apertamente le indicazioni del Piano di azione per la riduzione del consumo dannoso di alcol approvato dall’Organizzazione mondiale della sanità con la Risoluzione EUR/RC61/R4 del Comitato Regionale Europeo”.
L'USO DI ALCOL - Il piano, recepito dallo Stato italiano, nonché promosso ed adottato dal ministero della Salute, prevedrebbe numerose prescrizioni per limitare l'uso dell'alcol, soprattutto “in quelle aree dove si sviluppa un'economia basata su attività notturne e si generano alti livelli di fastidi e molestie legate al consumo di alcol”. Ma a Roma continua ad essere non applicato. “Roma Capitale si muove in direzione esattamente opposta, con una deregulation delle normative antialcool e senza alcun provvedimento di tutela della salute dei cittadini”. Le risse e i comportamenti molesti che  imperversano ogni notte  in interi rioni del centro di Roma, in particolare nei fine settimana, oltre ai numerosi incidenti stradali legati al consumo di alcol, secondo i residenti sono solamente la punta dell'iceberg di un fenomeno di cui solo nel tempo si comprenderà la piena gravità. “Le conseguenze ed i costi sociali che ora non emergono rischiano di essere enormi e pesantissimi nell’immediato futuro”.
APPELLO ALLA MAGISTRATURA - Per questo i residenti  del coordinamento qualora dovesse proseguire questa situazione sono disposti a chiedere l'intervento della magistratura.“L’amministrazione capitolina – concludono i residenti - ha scelto di favorire gli interessi di categoria invece di tutelare il diritto alla salute dei cittadini. E ciò è provato dallo scellerato accordo raggiunto con gli esercenti che prevede che la rinuncia di questi ultimi al giudizio (già in corso avanti al Tar per l’impugnazione di una ordinanza del sindaco che limitava l’orario di vendita di bevande alcoliche), a fronte dell’impegno del Comune a non reiterare misure di limitazione alla vendita e al consumo di alcol”.
Sabato, 08 Settembre 2012

Nessun commento:

Posta un commento