venerdì 21 settembre 2012

Movida, accordo Comune-commercianti Telecamere e ambulanze nel fine settimana

Gli esercenti del centro storico s'impegnano a ritirare il ricorso al Tar contro l'ordinanza anti alcol di Alemanno
Ma scoppia la rabbia tra i residenti


Vigili in Campo de' Fiori (Jpeg) 
Vigili in Campo de' Fiori (Jpeg)





ROMA - È stata una trattativa serrata. Con strappi e ricuciture, per trovare la quadra. Giovedì mattina il Tar si sarebbe dovuto pronunciare sul ricorso presentato dall'associazione «Riprendiamoci la notte», che aggrega diversi locali del centro storico, contro l'ordinanza anti-alcol del sindaco Alemanno.

Mercoledì, però, Campidoglio e commercianti hanno firmato la tregua: gli esercenti si impegnano a ritirare la denuncia, in cambio si avvierà un percorso di «governance condivisa», una trattativa, con il Campidoglio. Al tavolo tecnico - dal gabinetto del sindaco partiranno oggi le prime convocazioni - parteciperanno il delegato alla Sicurezza Giorgio Ciardi, il consigliere Roberto Cantiani, il responsabile della Cultura Dino Gasperini, le associazioni degli esercenti e i comitati civici. L'asso calato dal Comune per stoppare il procedimento davanti al tribunale amministrativo è quello della concertazione: «L'ordinanza rimarrà in vigore fino alla scadenza, il 30 settembre - spiega Ciardi - . Nelle more, apriremo un confronto con tutti i soggetti interessati per studiare soluzioni alternative, a seconda del territorio». 
La bozza di lavoro è contenuta, in parte, nella proposta presentata a maggio da «Riprendiamoci la notte»: «Abbiamo sottoposto all'amministrazione un progetto sul divertimento responsabile a Campo de' Fiori - ricorda il presidente dell'associazione, Fabio Mina - ma è rimasto nel cassetto». E dire che il patto di fine agosto riparte proprio da qui. «La bozza offre spunti di interesse - ammette Ciardi - e valuteremo come potenziarla». 
Un'ipotesi, più di altre, miete consensi: «Il sindaco sottolinea l'importanza di utilizzare gli steward (personale di sicurezza privata, ndr ) - rivela il delegato alla Sicurezza - e il Comune potrebbe contribuire alla spesa. Se i locali fossero più sorvegliati, le forze di polizia potrebbero concentrarsi su episodi più gravi di teppismo e criminalità». Il piano per arginare gli eccessi alcolici prevede una campagna di sensibilizzazione ad alto impatto, con operatori e maxi affissioni per dissuadere i nottambuli dallo sballo estremo.
Altra novità: un'ambulanza fissa nel fine-settimana per gestire le emergenze. Per Campo de' Fiori previsto un aumento delle telecamere di sicurezza. Sul fronte del consumo - dai drink robusti ai cicchetti da pochi euro - l'idea è quella di allestire nei locali aree con etilometri e tabelle alcoliche. Tra i risvolti più sgradevoli della bevuta selvaggia, il cumulo di vetri e bottiglie che, il giorno dopo, trasforma vicoli e piazze in discariche a cielo aperto. «Riprendiamoci la notte» avrebbe una soluzione anche per questo: «La raccolta straordinaria nel weekend, con personale delle cooperative sociali in collaborazione con Ama, che dovrebbe occuparsi di stoccaggio e smaltimento». Sui costi Mina ribadisce l'impegno dell'autofinanziamento: «Chiederò agli associati uno sforzo in più. Certo, se il Comune volesse contribuire, se ne potrebbe discutere». 
Pace fatta, dunque. Ma tra i residenti, monta la protesta. Dina Nascetti, portavoce del comitato «Vivere Trastevere», attacca: «L'ordinanza anti-alcol rimane lo strumento più adeguato: nelle capitali europee, dopo un certo orario, si può bere solo seduti al tavolo. Vedremo se la buona volontà dei commercianti è autentica, ma ho i miei dubbi». Paolo Gelsomini, segretario del Coordinamento residenti città storica, rincara la dose: «Il Comune non ha una politica del commercio: continua a brancolare nel buio e si fa dettare l'agenda dai privati». Viviana Di Capua, leader dell'Associazione abitanti centro storico, si dice perplessa: «La sicurezza privata mi crea sempre un po' di inquietudine».

Maria Egizia Fiaschetti

30 agosto 2012

Fonte: Corriere della sera

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