mercoledì 8 agosto 2012

Molte scopate e qualche lacrima nella città di R.

 


Qualche domenica fa (era un pomeriggio molto afoso) sono andato verso la periferia della città di R., in una zona industriale, dove l'Ardeatina va verso Pomezia. Quella zona è piena di capannoni industriali, qualche fabbrica, soprattutto di prodotti chimici, molti TIR, guidati da autisti dell'Est. Quella domenica il caldo era afoso, insopportabile, anche all'ombra dei pini che delimitavano la strada. A me i pini hanno sempre messo tristezza. Per scopare, c'erano solo poche ragazze sperdute: il grosso del traffico (e dei clienti) ci sono nei giorni feriali.

Il caldo soffocante, anche all'ombra dei pini, l'asfalto rovente per il sole, le esalazioni degli stabilimenti chimici. Qualche ragazza del'est dallo sguardo smarrito sul bordo della strada. Quel posto sembrava una messa in scena di una bolgia dell'Inferno dantesco. Le dannate erano le ragazze messe in vendita, che forse dovevano scontare colpe commesse in vite precedenti.

Ho concordato 50 euro per una scopata con una ragazza rumena. Era carina, ma aveva la pelle arrossata dal sole. Il caldo di quel pomeriggio era insopportabile, e lei era lì dalla mattina. Bocca e culo per 50 euro. Il posto in mezzo agli alberi dove ci siamo fermati era carino. Ma quel pomeriggio era nervosa, forse aveva problemi con l'affitto di casa. Quando l'avevo vista, pochi minuti prima, stava litigando al telefono in rumeno con qualcuno, forse con il suo protettore. E poi il caldo di quel pomeriggio era davvero insopportabile. Le ho detto che preferivo bocca e fica a culo e fica, ma lei non aveva voglia di scopare. Se una ragazza vuole darti a tutti i costi il culo invece della fica, vuol dire che sta male. Dopo una mezz'ora in macchina, le ho lasciato i 50 euro pattuiti senza niente di fatto. O quasi niente. Mentre mi allontananavo con l'auto, ho visto che piangeva.

Mi sono sentito il tipico italiano senza cuore che sfrutta le ragazze dell'est. In realtà non sono ricco, il mio stipendio basta a malapena a pagare l'affitto di casa e a sopravvivere. Ma queste ragazze sono costrette a pagare cifre altissime per l'affitto di appartamenti degradati, in mezzo alla campagna, difficili da raggiungere con i mezzi pubblici. Ovviamente, gli affitti sono rigorosamente in nero. Quasi tutte queste ragazze sono vere e e proprie schiave. Tra papponi e mance per la polizia, ben poco di ciò che guadagnano va direttamente a loro. E' sempre triste vedere una ragazza piangere e sapere che tu non puoi far niente per lei.

Ho trovato un'altra ragazzza, magrissima, bulgara, che mi avrebbe fatto tutto per venti euro. L'accordo è fallito perchè io volevo scopare in macchina, mentre la bulgara aveva un "suo" posto dove si poteva scopare solo fuori della macchina. Era incredibilmente magra, ma forte, nervosa, sicura di sè. Mi sono chiesto se fosse anoressica. Ci siamo lasciati da buoni amici.

Ho ripiegato su un'estetista rumena, alta, carina, con le unghie dipinte una di giallo e una di blu. Molto originale. Quest'estetista aveva una bella fica morbida e calda, ma non mi ha permesso si usarla per molto: aveva fretta di tornare a a casa e mi ha chiesto un passaggio. Ho impiegato una mezz'ora per portarla in una delle tante villette monofamiliari con giardino costruite nelle zone costiere a sud di roma. Durante il viaggio, lei era al telefono con la mamma e si lamentava dei prezzi alti degli affitti a Roma. Ogni tanto provavo ad accarezzarle le gambe, ma lei mi allontanava la mano.

Al ritorno, ho finalmente trovato la donna giusta: Marina, una mia vecchia conoscenza rumena. Siamo andati in un posto tranquillo, in mezzo al verde, accanto a un casale abbandonato. Mi sono messo davanti a lei e l'ho guardata mentre faceva la pipì sull'erba. Mi piace mettere a disagio le ragazze guardandole negli occhi mentre fanno pipì sull'erba. Poi abbiamo fatto una bella, sana scopata. Nè troppo lunga nè troppo breve. Se continua così, Marina diventerà la mia migliore amica. E' una delle donne più dolci, intelligenti e sagge che conosca. Ed è anche carina.

1 commento:

  1. Un racconto delicato di un uomo a cui piacciono le donne. Mi sei piaciuto. Bravo.

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