domenica 17 luglio 2011

Cava de’ Tirreni: mangiatori di struzzo e sessisti!

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Una compagna ci segnala una cosa che è successa a Cava De’ Tirreni, in privincia di salerno. Militanti e militantesse di una associazione animalista sono andat* a fare volantinaggio davanti un convento francescano che – secondo la stampa – sarebbe direttamente coinvolto nella organizzazione di una particolare Sagra dello Struzzo.

Un frate, tale Luigi Petrone, avrebbe dichiarato al quotidiano il Mattino che se una ragazza fa l’attivista allora è di sicuro una poco di buono e quindi aggredirla sarebbe lecito.

La parte più sessista della repressione che denuncia l’associazione animalista sarebbe determinata dagli epiteti offensivi e sessisti (“zoccola, puttana” – leggi dichiarazioni a commento di un post) diretti all’attivista che stava volantinando.

L’associazione dal canto suo divulga un comunicato stampa che condividiamo con la nostra più piena solidarietà nei confronti degli attivisti e della ragazza insultata:

Comunicato dell’Associazione Animalista Cavese “Venganch’io”:
Domenica 10 Luglio c’è stato un grave atto di repressione da parte del Sig. Luigi Petrone, che nulla “a parer nostro” ha più di frate, andando contro quei valori di amore e solidarietà che sempre hanno caratterizzato i frati francescani. Ormai la ricerca del profitto ad ogni costo consente a un ecclesiastico di invadere un suolo pubblico, quindi esterno al Convento, di aggredire verbalmente, diffamando le ragazze presenti, usando epiteti offensivi per il genere femminile; evidenziando a gesti il suo essere uomo prima che frate, scuotendo più volte il proprio sesso. Forte della veemenza del proprio leader, uno dei suoi seguaci è passato dalle parole ai fatti, colpendo le parti intime di un ragazzo, con un calcio ben assestato. Motivo della disputa un volantinaggio dell’Associazione Animalista Cavese Venganch’io a difesa dello struzzo. Ci rendiamo conto che un tale volantino possa far maturare eventuali crisi di coscienza ai frequentatori del Convento, ma riteniamo spropositata la reazione di chi dal pulpito predica i valori cristiani, ma che nell’atto pratico rinnega quello che propugnava il Santo Patrono del Convento. Ci auguriamo che le persone prendano le distanze da questi comportamenti deplorevoli e capiscano che le controversie possano sempre essere risolte attraverso il dialogo.

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